ALBUM "MICHAEL": LA GRANDE TRUFFA -SONY AMMETTE: «CI SONO TRACCE FAKE»

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. _gra_ce
     
    .

    User deleted



    ALBUM "MICHAEL": LA GRANDE TRUFFA -SONY AMMETTE: «CI SONO TRACCE FAKE»





    La Sony Music Entertainment e l'Estate di MJ hanno ufficialmente ammesso in tribunale che tre canzoni contenute nel primo album postumo di Michael Jackson, "Michael" del 2010, non furono interpretate dal Re del Pop ma da un impersonator. Le tracce incriminate, come noto, sono “Breaking News”, “Keep Your Head Up” e “Monster”.

    L'ammissione è avvenuta lo scorso 21 Agosto di fronte alla Corte d'Appello della California, che dovrà ora giudicare Eddie Cascio, James Porte, Sony Music ed Estate di MJ per la falsificazione e/o distribuzione di brani ingannevolmente attribuiti a Jackson.

    Ma per capire qualcosa in più di questa storia, dobbiamo fare un passo indietro.

    Era il 5 Novembre 2010 quando, in anteprima sul sito ufficiale di Michael Jackson, venne diffuso un breve teaser della canzone "Breaking News". Un assaggio di quella che sarebbe stata la prima, attesissima raccolta di inediti dopo la morte prematura del cantante. Quei 42 secondi furono però sufficienti a destare le prime perplessità.

    La conferma definitiva arrivò il 10 Dicembre dello stesso anno, quando l'album finì sugli scaffali di tutto il mondo: "Breaking News”, “Keep Your Head Up” e “Monster” - tutte e tre prodotte da quell'Eddie Cascio che Michael aveva visto crescere - per molti fan sono dei falsi. Opinione
    condivisa e denunciata pubblicamente dalla stessa famiglia Jackson.

    Ma chi sarebbe stato "l'impostore" reclutato per sostituirsi al Re del Pop? L'indiziato numero uno rispose al nome di Jason Malachi, un modesto cantante divenuto piuttosto famoso sul web per una fantomatica somiglianza tra la sua voce e quella di Jackson. Lo stesso Malachi, nel Gennaio 2011, avrebbe scritto sul suo profilo Facebook:

    «Oddio ragazzi, suppongo sia giunto il momento di confessare. Ho mentito a molte persone, inclusa qualcuna oggi, ma... Sono io, sono io ad aver cantato “Breaking News”, “Keep Your Head Up”, “Monster” e "Stay" [altra canzone prodotta da Cascio e non inclusa nell'album, ndr].
    Ho sottoscritto un accordo con la casa discografica, ma ora il vaso di pandora è aperto. Chiedo scusa ai miei fan e a quelli di Michael Jackson».

    Salvo poi cancellare il post e dichiarare, sul suo MySpace, di non aver mai pubblicato quelle parole e di essere stato vittima di hacker.

    La Sony Music, sommersa dalle polemiche, tentò di correre ai ripari ingaggiando degli audiologi forensi, i quali affermarono di «non poter escludere» che a cantare in quelle tracce fosse effettivamente Michael Jackson. Una perizia che lasciò perplessi molti e che mise in dubbio l'imparzialità degli esperti a libro paga della Sony.

    Ma nel 2014 avvenne il colpo di scena: una fan di nome Vera Serova intentò una causa legale contro Eddie Cascio e la sua società di produzione, la Angelikson Productions LLC, accusandoli di aver creato canzoni false e di averle poi vendute tramite l’Estate di Michael Jackson e la Sony Music Entertainment. Implicato nel caso anche James Porte, il supposto co-autore dei 12 brani controversi prodotti da Cascio e attribuiti a MJ, tra cui i tre sopra citati.

    Cascio e Porte affermarono che tali canzoni vennero registrate nel seminterrato dei Cascio nel 2007, ma non fornirono nessuna prova concreta per sostenerlo, mentre la Serova continuò a sostenere che le tracce fossero false ed eseguite dal già citato Jason Malachi.

    La querelante riportò diverse incoerenze nel modo in cui le canzoni furono realizzate, supportate da un rapporto di 41 pagine del Dr. George Papcun, audiologo forense, il quale concluse che le canzoni in esame non fossero interpretate da Michael Jackson.

    La Serova offrì anche diversi documenti di prova basati sulla preoccupazione della famiglia di Jackson, degli amici e dei collaboratori, affermando che i tre brani fossero privi di alcune caratteristiche peculiari del cantantante, come i suoi classici schiocchi di dita e i calpestii del piede.

    Inoltre, quando la Sony cercò di difendersi chiedendo a Porte e Cascio di fornire le tracce vocali alternate di queste canzoni, questi ultimi sostennero di averle rimosse tutte dai loro computer.

    A questo proposito, la Serova dichiarò in tribunale che la Sony Music e i fratelli Cascio stessero cercando di cancellare le prove di ogni eventuale
    malefatta e di assicurarsi che i media non affrontassero la questione in maniera troppo approfondita. Ragion per cui di questa causa si è sempre saputo poco.

    E in effetti fu solo grazie a Damien Shields, grande appassionato di MJ, che il il 7 dicembre 2016 si seppe della prima, parziale ammissione degli avvocati di Sony Music ed Estate, i quali dichiararono che le canzoni incriminate sarebbero potute effettivamente essere dei falsi ma specificando di aver creduto sulla parola a Porte e Cascio, senza fare le loro indagini.

    L’argomentazione non venne però accettata dal Giudice della Corte Superiore di Los Angeles, Ann I. Jones.. «Il vero problema è che, con tutti i fatti ammessi, state fregando le persone», disse.

    Zia Modabber, avvocato di Sony ed Estate, cercò di addossare la colpa sui co-imputati Porte e Cascio, accusandoli di aver «sbagliato a non rivelare alla Sony o all’Estate che Michael Jackson non aveva fornito loro le parti vocali principali».

    Il Giudice Jones, ancora una volta, non concordò con l’argomentazione dell’avvocato Modabber. «Credo che ciò che lei stia cercando di dire in questo momento sia: "Siamo stati ingannati esattamente come i querelanti. Non sapevamo che voi steste producendo in uno scantinato della roba non registrata da Michael. Ci avete detto che era Michael. Noi abbiamo creduto che fosse Michael. E se c’è qualcuno che ha sbagliato qui, è stato chi si è impegnato in un falso discorso commerciale, non certo noi"».
    E arriviamo ai giorni nostri: preso atto della sentenza avversa della Corte Superiore e fatto ricorso in Appello, il 21 Agosto 2018 la Sony e l'Estate hanno dichiarato al tribunale della California che "Breaking News”, “Keep Your Head Up” e “Monster” furono effettivamente eseguite da un impersonator, sostenendo però di aver avuto il pieno diritto di pubblicare quelle canzoni come se fossero di Michael Jackson.
    I tre giudici del caso devono ora deliberare in merito, entro un limite massimo di tempo di 90 giorni.

    __________________

    Fonte: www.facebook.com/mjfansquare/posts...7962?__tn__=K-R


    jpg



    Edited by Primrose62 - 8/7/2021, 12:19
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    ADMIN
    Posts
    902

    Status
    Offline

    Sony dichiara che non ha mai detto che le canzoni di Michael Jackson siano dei falsi



    Nel pomeriggio vi avevamo riportato un articolo di Vibe dove veniva riportata la vicenda della fan di Michael Jackson Vera Serova che nel 2014 aveva intentato una azione legale contro Sony Music, i gestori dell’eredità musicale di Jackson e Eddie Cascio, un amico e collaboratore del Re del Pop che aveva lavorato con il cantante prima della sua morte.

    Serova affermava che Cascio e la sua società di produzione, Angelikson Productions, avevano creato canzoni false registrate con la voce di un imitatore di Michael Jackson e poi avevano venduto quelle canzoni alla Sony per essere inserite nell'album postumo del 2010, “Michael”. Sarebbero tre le canzoni ‘false’: "Breaking News", "Keep Your Head Up" e "Monster". Secondo i dati del tribunale, Sony ha tentato di chiudere la causa presentando una mozione anti-SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation), ma questa non è stata accettata dal giudice.

    In questi giorni è emersa la voce secondo la quale Sony avrebbe ammesso in tribunale che le canzoni sopra citate sono state registrate da un imitatore. Ma una dichiarazione della major rilasciata a Variety andrebbe in un’altra direzione, questo quanto dichiarato: "Nessuno ha ammesso che Michael Jackson non abbia cantato le canzoni. L'udienza di martedì verteva sul fatto se il Primo Emendamento proteggesse Sony Music, non si è pronunciato sulla questione di chi fosse la voce che si trova nelle registrazioni".

    Come riporta Variety, "Secondo fonti vicine alla situazione, le persone che hanno partecipato all'udienza di martedì hanno colto una dichiarazione di un avvocato in rappresentanza della Jackson Estate in cui ha detto qualcosa come ‘anche se la voce non fosse di Jackson’ come prova che erano davvero dei falsi. Le fonti insistono nel dire che l'avvocato stava speculando".

    Fonte: https://www.rockol.it/news-694396/sony-non...alse?refresh_ce
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    ADMIN
    Posts
    902

    Status
    Offline

    Michael Jackson, la corte d’appello U.S.A.: la Sony e gli eredi non hanno colpa

    per i presunti falsi



    I giudici della corte d’appello americana hanno sollevato la Sony e gli eredi del Re del pop dall’accusa, portata avanti dalla fan di Michael Jackson Vera Serova, relativa ai tre presunti falsi presenti nell’album postumo “Michael” (2010), nel quale non è chiaro se la voce dei brani “Breaking News”, “Keep Your Head Up” e “Monster” sia effettivamente quella di Jackson o quella di un imitatore. La decisione della corte arriva dopo che la Sony, nei giorni scorsi, aveva negato, con un comunicato ufficiale, di aver mai confermato che i tre brani erano stati incisi da un imitatore dell’artista statunitense. “Nessuno ha ammesso che Michael Jackson non abbia cantato le canzoni”, aveva fatto sapere la major, lasciando in realtà – ancora oggi – in sospeso la paternità della voce dei pezzi.

    Nei documenti presentati da Serova, che hanno portato all’apertura delle indagini, la donna puntava il dito contro gli amici di vecchia data di Jackson, Eddie Cascio, James Victor Porte e la sua società di produzione, Angelikson Productions LLC, che avrebbero creato e venduto musica attraverso Sony. Quanto stabilito dai giudici mette al riparo l’etichetta decretando che essa non poteva sapere, come anche non potevano saperlo di eredi di Jackson, se le incisioni prodotte da Cascio e Porte per la Angelikson Productions LLC contenessero o meno la vera voce del Re del pop.

    Superata la questione legale, resta l’interrogativo circa la natura del cantato dei tre pezzi, un mistero che s’infittisce volgendo lo sguardo alle dichiarazioni del presunto imitatore, Jason Malachi, che sette anni fa dichiarò sul suo profilo Facebook di essere stato lui a cantare i tre brani, per smentire poi tutto quanto.

    Fonte: www.rockol.it/news-694489/michael-...alsi?refresh_ce
     
    Top
    .
2 replies since 24/8/2018, 16:32   97 views
  Share  
.